L’obiettivo dell’UE attraverso il mare
L’Unione Europea ha un ambizioso obiettivo per il futuro dell’energia: entro il 2050, l’idrogeno dovrà costituire circa il 13-14% dell’approvvigionamento energetico europeo, e deve essere prodotto utilizzando esclusivamente tecnologie ecologiche notevoli.
Tra le varie metodologie per la produzione di idrogeno, l’elettrolisi dell’acqua rappresenta indubbiamente l’approccio più sostenibile. Questo processo, quando alimentato da fonti di energia rinnovabile, rappresenta un modo pulito e efficiente per generare idrogeno. In linea con questo, l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di installare una capacità di elettrolisi pari a 500 GW entro il 2050. Questa iniziativa è parte integrante del piano per raggiungere la neutralità climatica entro la stessa data, dimostrando un forte impegno per una futura economia a basse emissioni di carbonio.
Progetto e cooperazione tra università
L’Università di Genova sta guidando un partenariato strategico che coinvolge l’Università di Brescia e l’Università di Cagliari per la realizzazione del progetto PROMETH2eus. Questo ambizioso progetto, denominato “PROduzione di H2 verde da acqua di mare tramite elettrolizzatore innovativo operante ad alta temperatura con integrazione in processo power-to-METhanol,” è stato selezionato per il finanziamento da parte del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I finanziamenti raggiungono una quota di 3,5 milioni di Euro ed il progetto fa parte dei sette progetti approvati su 39 proposte.
Il progetto PROMETH2eus è un passo importante verso l’innovazione nel settore dell’energia sostenibile e della produzione di idrogeno verde. Il suo obiettivo principale è sviluppare un elettrolizzatore innovativo che operi ad alta temperatura, utilizzando acqua di mare come materia prima. Questa tecnologia di punta contribuirà in modo significativo alla produzione di idrogeno verde, un passo fondamentale per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
L’investimento da parte del MiTE nel contesto del PNRR sottolinea l’impegno del governo italiano nella promozione dell’innovazione e della sostenibilità ambientale attraverso progetti di ricerca di alto livello condotti in collaborazione con istituzioni accademiche di spicco.